Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 26 aprile ’10
TAMAI-BELLUNO 2-3
GOL: st 8’ Mele, 13’ Giacomini, 38’ Visalli, 42’ Zanette (autogol), 49’ Miniati.
TAMAI: Esposito 6, Giacomini 6.5, Zuliani 6, Salgher 6.5, Visalli 6.5, Zanette 5.5, Giglio 5.5 (st 11’ Costa 6), Nonis 6 (st 40’ Albanese sv), Zanetti 6, Quell Erba 5.5, Spetic 5.
Allenatore: Birtig.
BELLUNO: Rosellini 6.5, Lahti 6.5, Mosca 6, Armenise 6.5, Piscopo 6.5, S. Brustolon 5, Onescu 6.5 (st 30’ M. Miniati 6), Antoniol 6.5, E. Brustolon 5 (st 35’ Brotto sv), Mele 6.5, Migliozzi 6 (st 19’ Luppi 6).
Allenatore: Groppello.
ARBITRO: Valentini di Pesaro 6.5.
NOTE. Ammoniti Salgher, Nonis, Spetic e S. Brustolon. Spettatori 200 circa.
Le Furie Rosse sono autolesioniste e, di conseguenza, perdenti. Ancora una volta, il Tamai non porta a casa punti. Come in altre occasioni, era pure in vantaggio la squadra di Birtig, ma alcune disattenzioni ed errori pacchiani ne compromettono il possibile esito felice. Esulta il Belluno, che conquista tre punti determinanti per la propria salvezza. Ha sempre raccolto punti in Friuli la compagine gialloblu, a Tamai quanto a San Vito, a Pordenone come a Manzano. Dopo un primo tempo in cui i veneti hanno tenuto meglio sia campo che iniziative di gioco, nella ripresa hanno saputo contenere le folate mobiliere e approfittare delle occasioni propizie.
Nel primo tempo c’è poco e quel che c’è è soprattutto bellunese. Con la prima botta di caldo in un pomeriggio domenicale, Migliozzi per primo prova da sinistra, Esposito si salva in corner al 13’. Altrettanti minuti dopo, schema su punizione, batte Mele e conclude Antoniol: debole e parato. Tamai va vicino al gol alla mezzora, quando Zanetti e Nonis ci provano, ma rimedia la difesa. Insistono i padroni di casa, Salgher da sinistra mette in mezzo, Spetic da dentro l’area calcia a lato. Niente gol, sei a zero il computo dei corner per gli ospiti.
Secondo tempo subito denso. 8’, punizione di Mele, sopra la traversa si infila il suo decimo gol stagionale. Esposito immobile, sul piazzato fischiato per un mani di Nonis fuori area. Reagisce la squadra di Birtig. Salgher impegna Rosellini, che si salva in angolo. Dagli sviluppi, del corner calciato da Nonis, Giacomini di testa pareggia. Aumentano le iniziative di casa nella parte centrale del tempo. Combinazione Quell Erba – Zanetti e Rosellini ci mette due pezze consecutive. Fuori Migliozzi dentro Luppi, Belluno passa dal 4-4-2 al 4-3-1-2. È ancora Tamai, con lo scambio avanzato Salgher-Nonis fuori rasoterra. Anche Birtig cambia modulo, non lasciando una sola punta ma due. Lahiti poi salva in angolo (34’) ancora su Salgher, il più attivo dei suoi. È Visalli a portare in vantaggio la compagine di casa, indovinando lo spazio utile ad infilare il portiere – coperto da un nugolo di giocatori – da una quindicina di metri. Sembrerebbe profilarsi la prima sconfitta del Belluno in Friuli per questo campionato, invece un retropassaggio di testa dal limite nello specchio, mentre Esposito sta uscendo dai pali, è la fotografia dell’autogol di Zanette. Il recupero del portiere non arriva in tempo, prima che la palla oltrepassi la linea bianca. Frittata, ecco il 25 aprile delle Furie. Il palo colpito da Costa al 47’ aggiunge motivazioni nel dire che, per Tamai, non è giornata. È una di quelle belle invece per il Belluno, che al 49’ con i nuovi entrati trova il gol vittoria: cross di Brotto, testa di Miniati alla sua prima realizzazione in serie D. I play off sono a sei punti, arrivederci, a rivederli.
TAMAI – «È difficile dare delle risposte, a qualsiasi domanda, oggi». Gianluca Birtig fatica a trovare spiegazioni dopo una partita come quella che il Tamai stava perdendo, aveva rimesso in sesto e poi stava vincendo, quindi si è lasciato scappare in pieno recupero in maniera definitiva. «Quando ribalti una partita, fai un grande secondo tempo e sei in vantaggio, poi come con il Domegliara si lasciano punti per strada, non sai cosa dire. Colpito anche un palo con Costa – prosegue l’allenatore del Tamai – volevo comunque vincerla questa gara. Invece, perso palla e preso gol. Senza contare che ci siamo complicati la vita da soli, sia per l’autogol che per le situazioni in cui abbiamo preso le reti con i due difensori centrali piazzati ed il portiere in posizione. Noi no, lasciamo invece palla a loro e pure il vantaggio a loro». Dalla sconfitta con il Belluno arriva il sorpasso del Pordenone e l’allontanamento dai play off. Tre partite ancora, ma da sette senza vittoria.
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