Tamai – Levico Terme 0-1
GOL: st 23′ Aquaro
TAMAI: Mason, Barbierato, Pramparo, Serafin (st 20′ Lubian), Tanasa, Russian (st 40′ Alcantara), Terranova, Borgobello, Maccan, Giglio, De Anna. All. Bianchini
LEVICO TERME: Costa, Demian, Acka, Castellan, Pregnorato, Dall’Ara, Bertoldi F. (pt 36′ Aquaro), Guatieri (st 1′ Bertoldi L.), Forcinella (st 17′ Salvaterra), Rinaldo (st 39′ Pellielo), Esposito (st 43′ Cariello). All. Favaretto
ARBITRO: Cherchi di Carbonia; Cortinovis di Bergamo e Besozzi di Sondrio
NOTE: ammoniti Acka, Serafin, Terranova, Bertoldi L., Pregnolato, Barbierato. Espulso Esposito al 94′ dalla panchina. Recupero pt 2′, st 6′. Angoli 6-2.
TAMAI – È il finale che non volevamo raccontare e a cui probabilmente non credevamo.
Lo spareggio playout condanna il Tamai che deve arrendersi al Levico Terme, con lo stesso risultato di 3 mesi fa e ancora con lo stesso marcatore protagonista.
Non bastano i due risultati su tre a disposizione per le furie. Una partita giocata alla pari, se non meglio per i primi 60′. L’atteggiamento giusto, una squadra convinta dei propri mezzi e serena nel giro palla.
Ora, il saluto alla serie D, che speriamo possa essere solo un arrivederci. Il ripescaggio appare essere una possibilità concreta, ma per il momento ogni discorso viene posticipato.
È la squadra di Bianchini a condurre il gioco nei primi 45′. Terranova in avvio scalda il suo sinistro, pallone alto sopra la traversa lontano dai legni. Tiene alta la tensione il Tamai che ci prova anche da calcio piazzato. Bravo de Anna ad approfittare di una dormita di Acka e prendersi una punizione dal limite, da posizione defilata. Alla battuta Giglio che cerca il palo lungo, ma imprime troppa forza alla sfera.
Decisamente più pericolosa l’azione al 22′. Terranova dalla sinistra fa partire un cross velenoso. Costa vola letteralmente a mano aperta togliendo il pallone che Maccan avrebbe appoggiato in rete.
Prima del break, azione spettacolare delle furie. De Anna sguscia tra un paio di avversario sul versante destro e crossa con un tocco vellutato per Giglio. Prova l’acrobazia al volo il numero 10 ma non inquadra la porta.
Il Levico rientra dagli spogliatoi con maggior convinzione. Al 4′ Forcinella gira al volo verso la porta un invito proveniente dalla destra, ma Mason in tuffo è bravo a stendersi respingendo il tiro.
Si spezza in gola l’urlo del Comunale al 14′. Costa respinge il tiro de Anna, largo sul secondo palo. Pramparo dall’altezza del dischetto ribadisce in rete ma è sfortunato perché sulla traiettoria c’è Maccan, in posizione irregolare. Secondo il guardalinee la posizione è attiva e influisce sulla visuale del portiere.
Dal possibile vantaggio, al gol ospite. Verticalizzazione che sorprende la difesa biancorossa. Aquaro riceve palla al limite dell’area e con un rasoterra castiga l’incolpevole Mason.
È una rete che sa di beffa visto quanto creato dagli ospiti fino a quel momento.
Prova il tentativo dalla distanza anche Borgobello al 29′. Buono l’impatto anche se non riesce ad inquadrare la porta.
De Anna al 31′ ha la palla del pareggio, approfittando di un ottimo assolo di Giglio, che salta 3 avversari per poi finire a terra. Il suo tiro dal limite però è debole e il portiere ringrazia.
Il forcing disperato finale produce un’altra opportunità nei minuti di recupero. Tanasa cerca di risolvere una mischia con un tiro potente da pochi metri, ma colpisce la schiena di un avversario, che devia in corner. Sugli sviluppi Alcantara di testa anticipa tutti ma trova solo l’esterno della rete.
Si conclude così la gara e finiscono contestualmente anche le speranze dei ragazzi.
Una stagione partita male, piena di infortuni e svoltata troppo tardi. Vanno comunque ringraziati i ragazzi per l’impegno profuso e per aver dato tutto fino all’ultimo minuto.
Si riparte il prossimo anno. Se eccellenza o serie D lo sapremo presto. Al di là di tutto, sempre forza furie!
PIÙ E MENO
+ La sconfitta e la retrocessione non cancellano gli ultimi mesi positivi e anche oggi, per almeno un’ora di gioco, il Tamai ha dimostrato di poter e dover credere nei suoi ragazzi. La grinta di Tanasa, la tenacia di Pramparo, la voglia di crederci fino alla fine del capitano, Giglio. Ma tanti altri, che hanno onorato la maglia e da cui è necessario ripartire.
– Troppo facile associare il risultato del campo alla negatività della giornata. Purtroppo le speranze erano diverse, ma il calcio è crudele e chi vince, ha ragione. Allora oggi, come specchio della stagione comprendiamo tra “i meno” i troppi infortuni, l’avvio di campionato a stento e la fatica del primo periodo, nel trovare il risultato davanti al proprio pubblico.
Fabrizio Sacilotto
Interviste dagli spogliatoi
Il verdetto del campo è tanto spietato quanto amaro. I ragazzi cedono davanti al proprio pubblico, nella gara che forse più di altre, non si credeva potesse avere questo epilogo. Vanno riconosciuti i meriti a un Levico più cinico, capace di colpire se non alla prima, ma alla seconda occasione creata.
Il dispiacere e la delusione pervadono lo spogliatoio e il tecnico Bianchini, insieme al presidente Verardo, tentato di spiegare i loro punti di vista: “C’è grande rammarico – sostiene il mister – Non è semplice analizzare la partita a mente lucida. Dovevamo sfruttare prima determinate situazioni. Dopo il loro gol abbiamo fatto fatica a reagire ma è chiaro che entrano in gioco anche dei fattori emotivi. Ci siamo ritrovati a doverla pareggiare nei ultimi 20′ mentre loro comunque avevano i supplementari per gestirla e provare a portare a casa il risultato. Rimane tanto dispiacere”.
La panchina corta non ha aiutato. Alcantara si è scaldato parecchio prima di entrare, viste le condizioni fisiche. Gli avversari invece hanno potuto utilizzare le risorse al meglio, per avere più freschezza nel finale: “Alex ha fatto uno sforzo disumano per dare il suo contribuito. Non doveva nemmeno esserci perché era stirato e di conseguenza non potevo inserirlo prima. Dispiace per i ragazzi e per la società perché tutti quanti avremmo meritato di salvarci. Il calcio però è questo e quando arrivi a giocarti una partita secca, solo uno dei due può vincere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Elia Verardo: “Quando retrocedi è sempre difficile accettarlo. È chiaro che siamo arrivati fin qui, a giocarci la permanenza ai playout, qualcosa durante l’arco della stagione non ha funzionato. Dispiace perché la scorsa partita eravamo salvi fino a 15′ dal termine, mentre oggi è andata così, con quel gol annullato per posizione, a mio modo di vedere, ininfluente di Maccan. Penso che l’abbiamo giocata alla pari, ma dobbiamo fare comunque a loro i complimenti per il risultato ottenuto”.
Fabrizio Sacilotto
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