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8R Cartigliano – TAMAI 1-2

Cartigliano – Tamai 1-2
GOL: pt 12′ Michelotto, 17′ Borgobello; st 47′ Urbanetto
CARTIGLIANO: Pozzato, Girardi, Rossi, Zanella, Murataj (st 44′ Marcolin), Pregnolato, Michelon, Ronzani, Cacciotti (st 1′ Benucci), Mattioli, Michelotto. All. Ferronato
TAMAI: Pirana, Piani (st 33′ Farinon), Pramparo, Pessot, Colombera, Dukic, Crivaro (st 44′ Mortati), Lubian (st 35′ Donadello), Urbanetto, Borgobello, Arcon (st 27′ Capuano). All. Lenisa
ARBITRO: Di Reda di Molfetta; Scifo di Trento e Cimmarusti di Novara
NOTE: ammoniti Pessot, Pregnolato, Crivaro, Colombera, Dukic, Zanella, Borgobello. Espulso Michelon al 28′. Al 59′ Pirana respinge un calcio di rigore a Michelotto. Angoli 5-2.

CARTIGLIANO – Ritrovano la vittoria le Furie e lo fanno sul terreno difficile del quotatissimo Cartigliano. Vittoria di sudore e orgoglio, arrivata allo scadere dopo una partita molto difficile.
Inedito 4-4-2 per gli uomini di Lenisa, con Dukic avanzato a centrocampo, Arcon e Urbanetto gli avanti.
Inizio importante per i padroni di casa, che mettono subito sotto torchio la difesa biancorossa.
Pirana costretto al doppio miracolo al 6′. Mattioli riceve un invito di Murataj da calcio di punizione e prova la girata al volo. Reattivo il brasiliano con un colpo di reni a deviare in corner. Sul proseguo, l’azione si sviluppa con una gran conclusione di Rossi che indirizza la palla all’incrocio, ma Pirana ancora una volta, salva i suoi mettendo in calcio d’angolo.
Il Cartigliano continua la pressione e al 9′ sciupa il vantaggio. Mattioli serve Michelotto che da buona posizione non trova la porta. È solo il preludio al gol che arriva al 12′. Lubian viene anticipato sulla rimessa laterale, il pallone arriva a Michelotto che dalla lunetta trova l’incrocio dei pali con una conclusione imparabile.
La reazione è immediata e il Tamai agguanta subito il pareggio.
L’azione coinvolge coralmente la squadra, con Pramparo che avvia il gioco, proseguito da Arcon e rifinito da Urbanetto che va al cross. L’uscita del portiere è avventata e il pallone vagante viene recuperato da Borgobello, che da pochi passi realizza il tap-in.
Al 24′ palla gol per Crivaro che dopo un bellissimo aggancio, sciupa tutto allungandosi il pallone e favorendo il rientro dei difensori. Cartigliano in dieci uomini poco dopo, per un’espulsione non chiara ai danni di Michelon, forse per qualche parola di troppo prima della battuta del calcio di punizione.
Cambia assetto mister Lenisa nella ripresa. Passaggio al 4-2-3-1 con Dukic e Lubian scherno davanti alla difesa, Arcon Crivaro e Borgobello sulla trequarti a sostegno di Urbanetto.
L’inferiorità numerica non spaventa i padroni di casa, che al contrario hanno addirittura la chance di passare a condurre nel primo quarto d’ora. Piani in area manca il pallone, colpendolo poi con la mano. Dal dischetto si presenta Michelotto ma Pirana intuisce e respinge la sfera.
I cambi su entrambi i fronti non spostano l’equilibrio fino al 47′, quando Urbanetto fa impazzire i tifosi.
Pramparo va al cross dall’esterno che pesca in area Luca, imperioso nello stacco per l’1-2.
Tre punti fondamentali per le Furie che ritrovano il successo e fiducia nella corsa salvezza.
Ora testa al Caldiero Terme, per un altro scontro importante.
Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ Vittoria che vale oro colato per i ragazzi, che a Cartigliano portano a casa il bottino pieno, fondamentale in ottica salvezza. Sugli scudi un eccellente Pirana, sempre preciso e reattivo e non solo per il fondamentale rigore parato sull’1-1. Funziona bene anche la coppia di centrali, aiutata da un Dukic più avanzato ad infoltire il centrocampo con un dinamico Lubian. Urbanetto uomo giusto al momento giusto per i 3 punti finali.

– L’ansia da prestazione rincorre il Tamai che nonostante la superiorità numerica, timidamente nella ripresa cerca di portare a casa il risultato. Qualche disattenzione rischia di far pagare il colpo, ma nel finale il gol ripaga gli sforzi.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

Il Tamai è in veste di corsaro e ritorna da Cartigliano con 3 punti pesanti. Tre punti in trasferta, cosa che non accadeva dal 10 novembre, unico precedente in questo campionato. Lo sa bene mister Lenisa, ed è consapevole soprattutto dell’importanza che questa vittoria ha in questa fase della stagione: “Abbiamo conquistato la vittoria e ora come ora è la cosa che conta di più. In passato abbiamo fatto prestazioni migliori ma senza raccogliere, ora invece questo risultato ci serve come l’ossigeno. È la prima volta nella mia gestione che riusciamo a recuperare il risultato e ribaltare la partita. Per come è arrivata la vittoria, spero sia un segno di buon auspicio per il proseguo”.
Risultato che è arrivato in una condizione non facile, molte le defezioni e diversi giocatori sacrificati in posizioni non naturali: Devo complimentarmi con i ragazzi – prosegue il tecnico – perché non era affatto facile oggi. Abbiamo cambiato assetto tattico e alcuni giocatori, come Dukic ad esempio, sono stati adattati in posizioni diverse. Oltretutto questo testimonia l’importanza della rosa, perché anche chi ha giocato meno, oggi ha dovuto dare il suo apporto”.
Tutto positivo oggi?: “No, pecchiamo comunque ancora di ingenuità importanti come la rimessa sbagliata in occasione del primo gol o il rigore, concesso per nostro demerito. Anche in fase offensiva dobbiamo essere più lucidi, perché sono aspetti non marginali”.
La superiorità numerica sembra tuttavia quasi aver messo paura, con la necessità di portare a casa un punto prima di poter pensare a vincere la partita:” Abbiamo fatto sicuramente meglio 11 contro 11 perché eravamo più aggressivi e pressavamo meglio. Siamo poi calati nella ripresa sia perché comunque avevamo difronte un’ottima squadra, sia perché le energie venivano meno. Tanti ragazzi si sono sacrificati e va fatto loro i complimenti per questo importante risultato”.

Fabrizio Sacilotto

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7R TAMAI – Legnago Salus 0-2

Tamai – Legnago Salus 0-2
GOL: pt 21′ Antonelli, pt 42′ Bondioli.
TAMAI: Pirana, Pessot, Pramparo, Marmiroli (st 35′ Crivaro), Colombera, Dukic, Farinon (st 1′ Mortati), Borgobello (pt 10′ Rabbas (st 1′ Tamponi)), Urbanetto, Consorti (st 1′ Lubian), Arcon. All. Lenisa
LEGNAGO SALUS: Enzo, Forestan, Mazzali, Antonelli, Bondioli, Moretti, Giacobbe (st 29′ Ranelli), Yabre Abdul, Barone (st 13′ Chekir), Cicarevic (st 39′ Sabba), Broso (st 32′ Finessi). All. Bagatti
ARBITRO: Fichera di Milano; assistenti: Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto e Martinelli di Potenza
NOTE: ammoniti Consorti, Barone, Dukic, Mortati, Antonelli, Enzo, Crivaro, Ranelli. Recupero pt 2′, st 4′. Angoli 3-8. Spettatori 300.

TAMAI – È un febbraio impegnativo quello delle Furie, che dopo aver cominciato il mese con la trasferta di Campodarsego, ora riceve al Comunale il Legnago, seconda forza del campionato. Recupera Pessot dal fastidio muscolare accusato la scorsa settimana, mentre Dukic prende posto affianco a Colombera, rilevando lo squalificato Ghosheh.
Soffre il Tamai l’inizio gara dei veronesi, che nei primi 15′ stazionano stabilmente nella metà campo avversaria. Parecchia la dose di sfortuna degli uomini di Lenisa, che deve già correre ai ripari sostituendo Borgobello con Rabbas, dopo pochi minuti di gioco.
Manovra con troppa facilità la squadra ospite. Al 10′ sponda di Broso per Antonelli, che dal limite prova la conclusione senza però inquadrare lo specchio di porta.
Poco dopo sugli sviluppi di un corner è reattivo Pirana ad intervenire su un colpo di testa ravvicinato.
Legittima il suo forcing il Legnago al 21′. Forestan pesca con un morbido Antonelli, che si inserisce tra i centrali e da pochi passi non può sbagliare, solo davanti a Pirana.
Il Legnago continua a spingere e al 39′ sfiora il raddoppio. Gran giocata di Barone che salta difensore e portiere con uno splendido sombrero. Meno bravo però, a vanificare tutto mettendo sul fondo a porta semi sguarnita.
Riscatto immediato al 42′ che porta il risultato sullo 0-2. Barone ancora protagonista, spizza la traiettoria sugli sviluppi di un corner, allungandola in favore dell’accorrente Bondioli. Rapido come un proiettile il centrale difensivo ad inserirsi in area, siglando il gol da pochi passi.
Ribalta la squadra il tecnico Lenisa in avvio di secondo tempo. Escono Rabbas, Farinon e Consorti, subentrano Tamponi, Mortati e Lubian.
Primi segnali di ripresa al 4′. Arcon cerca la via personale per andare a segno, ma la sua conclusione praticamente dalla linea di fondo, attraversa senza successo tutto lo specchio di porta, prima di essere allontanata dalla difesa.
Occasione anche per il Legnago al 13′. Cicarevic ha spazio per provare il diagonale ad incrociare, ma chiude troppo l’angolo di tiro non riuscendo a trovare lo specchio di porta.
Non arrivano altre occasioni degne di nota prima del fischio finale, se non un paio di colpi di testa su azioni di calcio d’angolo, che terminano alte, distanti dai pali.
Come contro il Campodarsego un altro rotondo 0-2. C’è rammarico per aver buttato via 45′ nonostante comunque gli avversari si siano dimostrati superiori. Ricaricarsi per andare a Cartigliano in cerca di punti. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ Di positivo va annoverato per lo meno l’atteggiamento assunto nella ripresa. Il Tamai rientra dagli spogliatoi con uno spirito più combattivo, dimostrando che l’intera rosa è in grado di giocarsi il posto. Qualche buona iniziativa sporadica, contro un avversario ben attrezzato, che ha mantenuto nei 90′ il controllo della gara

– Da rivedere assolutamente i primi 45′. Squadra sottotono e parecchi errori banali nei disimpegni. Il mister vede che una scossa va data e infortunio di Borgobello a parte, adopera altri 3 cambi all’intervallo. Capitolo infortuni: dovrebbe trattarsi solo di botta per Borgobello e Rabbas usciti anzi tempo per problemi alle ginocchia.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

Così come con il Campodarsego, il Tamai finisce dietro la lavagna contro le prime della classe. Il passivo però, seppur con lo stesso risultato, va interpretato in maniera diversa. Se nel padovano gli uomini di Lenisa erano usciti a testa alta, creando anche delle buone opportunità per impensierire gli avversari, lo stesso non si può dire della gara al Comunale. Il mister Sandro Lenisa guarda un passo ancora indietro, all’ultima partita in casa, per ragionare sulla poca costanza dei suoi: “Se pensiamo alla prestazione di due settimane fa contro l’Adriese con lo stesso modulo e la rapportiamo a quella di oggi, non riusciamo a spiegarci le differenze. I primi 45′ sono stati pessimi. È mancata compattezza, concentrazione e reattività. Arrivavamo sempre in ritardo sui palloni, perdevamo i contrasti ed eravamo lenti a salire – continua nella lucida analisi il mister – tutte cose che con squadre così importanti, fan si che sia difficile vedere la palla. Probabilmente a livello mentale i ragazzi faticano a tenere la concentrazione, non penso sia un problema di moduli”.
Nella ripresa qualche segnale di risveglio dato dai cambi, testimonia che la rosa nel suo complesso risponde: “Si abbiamo dovuto cambiare qualcosa, due infortuni e fuoriquota da rispettare. Anche questo non contribuisce a mantenere un ordine e una logica, anche se per lo meno abbiamo lottato nella ripresa e si è visto un altro Tamai. È un periodo un po’ particolare, perché dobbiamo fare i conti anche con dei problemi fisici: oggi Borgobello e Rabbas hanno accusato problemi alle ginocchia, Tamponi ha un dolore al braccio, mentre Urbanetto e Marmiroli non sono al top della condizione, non avendo svolto al completo gli allenamenti con la squadra. Zupperdoni è sulla via del rientro, ma va centellinato per non rischiare nulla”.

Fabrizio Sacilotto

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6R Campodarsego – TAMAI 2-0

Campodarsego – Tamai 2-0
GOL: pt 2′ Calì; st 8′ Annoni
CAMPODARSEGO: Voltan, Boscolo Bisto, Acquistapace, Callegaro (st 32′ Cavallini), Montin, Calcagnotto, Annoni (st 32′ Nikolopoulos), Finazzi, Calì, Tonelli (st 47′ Mazzucca), Amadio. All. Andreucci
TAMAI: Pirana, Donadello (st 24′ Pertoldi), Pramparo, Marmiroli, Ghosheh, Colombera, Farinon (st 12′ Tamponi), Borgobello (st 12′ Crivaro), Urbanetto, Consorti, Arcon. Al. Lenisa
ARBITRO: Delli Carpini di Isernia; assistenti: Castaldo di Frattamaggiore e Chichi di Palermo
NOTE: ammoniti Ghosheh, Urbanetto, Pertoldi, Boscolo Bisto. Espulsi all’80’ Ghosheh e Calì. Recupero pt, st. Angoli 4-8.

CAMPODARSEGO – La venticinquesima giornata vede il Tamai andare di scena in casa della capolista, fino a qui indiscussa, del girone C.
Recuperano dall’influenza Ghosheh e Crivaro, ancora ai box Zupperdoni. Rinunciano dell’ultimo minuto anche per Pessot, costretto a dare forfait nel riscaldamento per un piccolo risentimento muscolare: dentro allora Donadello e Pramparo spostato centralmente.
Parte forte il Campodarsego che dopo soli 2′ è già in vantaggio. La difesa non riesce ad allontanare il pallone vagante in area dopo un calcio d’angolo. Calì se lo ritrova tra i piedi e da pochi passi concretizza l’1-0.
La squadra di Andreucci gestisce bene il possesso palla ed il Tamai non riesce ad intralciare la manovra.
Primi segnali intorno alla mezz’ora con Consorti che ci prova dalla distanza e con Borgobello che, ben innescato da Arcon, sciupa una discreta occasione calciando alto sopra la traversa.
Al rientro dagli spogliatoi, il Campodarsego così come a inizio partita, allunga subito il passo.
Prima Annoni va vicinissimo al gol con un diagonale dal limite dell’area. Poi all’8′ corregge la mira e servito da uno splendido filtrante di Tonelli, insacca alle spalle di Pirana a tu per tu con il portiere.
Le Furie non mollano e al 15′ sfiorano la rete con una combinazione tra i due centrali di difesa. Ghosheh fa la torre ma Colombera con il piede alza troppo la palla, lasciato solo in area piccola.
Rischia e non poco, la squadra di Lenisa poco dopo. L’indecisione tra Pirana e Ghosheh rischia di diventare fatale ma fortunatamente, gli attaccanti avversari non trovano la porta.
Squadre rimaneggiate al 35′. Un modesto parapiglia induce l’arbitro ad estrarre un rosso per parte: fuori Ghoseh e Calì.
Nel finale ancora una chance di ridurre le distanze ma Pertoldi, pescato con un preciso corner di Pramparo, mette fuori di testa da due passi.
Non era facile fare risultato in casa della capolista e non era questa la partita fondamentale su cui concentrare la rincorsa. Domenica arriva al Comunale il Legnago, seconda forza del campionato. L’obiettivo è vendicare il 2-1 dell’andata. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ La sconfitta a Campodarsego non è pugno nello stomaco. Il Tamai costruisce e non soccombe, provando in più occasioni ad andare vicino alla rete. Alcune assenze hanno dovuto far riprogrammare le idee al mister, ma con questa mentalità bisogna tener botta.

– La caratura dell’avversario era ben nota ma tuttavia questo non deve fungere da scusante. Almeno un paio di nitide occasioni sono state fallite ed è anche su questi “dettagli” che si costruiscono punti e prestazioni. Nota stonata anche l’espulsione diretta di Ghosheh.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

Torna da Campodarsego con la valigia vuota il Tamai. La sconfitta, pur preventivabile, non scoraggia la squadra di Lenisa. La partita è stata giocata a viso aperto e il pareggio, con un pizzico di fortuna e qualche episodio favorevole, non avrebbe fatto gridare allo scandalo.
Che Tamai è stato contro la prima della classe?: “Abbiamo giocato una partita tutto sommato discreta – commenta al termine dei 90′ il tecnico – Magari un po’ sottotono rispetto alla scorsa uscita contro l’Adriese ma non è nemmeno facile tenere il livello così alto contro avversari simili. È stata una partita un po ‘strana, nel senso che abbiamo subìto il gol dopo 2’ con Calì che si è ritrovato il pallone tra i piedi e non so se la sua posizione fosse regolare o meno. Detto ciò abbiamo reagito con una buona chance di Borgobello e nel primo tempo non abbiamo rischiato particolarmente. Nella ripresa loro hanno segnato dopo pochi minuti anche se appena prima avevano sfiorato la rete con un bel taglio di Annoni. Il Campodarsego è una squadra importante, giocano a calcio, sanno difendersi e ripartire. Tutto sommato però, a livello di occasioni, paradossalmente siamo stati quasi noi più pericolosi”.
Domenica al Comunale, arriva il Legnago, seconda forza del campionato. Probabilmente non ci si dovrà aspettare un avversario tanto diverso: “Si, anche loro sono una squadra con qualità importanti, che aggredisce molto alto e ci può mettere in difficoltà. Noi dovremmo fare la nostra gara con compattezza e mentalità. Oggi una nota stonata è stata l’espulsione di Ghosheh e la sua assenza sicuramente sarà importante”.
A proposito di assenze, oggi il forfait all’ultimo minuto di Pessot ha dovuto far rivedere alcune cose. Zupperdoni è pronto?: “Si, Pessot durante il riscaldamento si è fermato per l’accentuarsi di un problema muscolare accusato in settimana. Spostando Pramparo centrale, abbiamo perso potenza sugli esterni visto appunto l’assenza anche di Zupperdoni. Matteo ha cominciato ad allenarsi e spero di poterlo a disposizione per la prossima partita”.

Fabrizio Sacilotto

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5R TAMAI – Adriese 1-0

Tamai – Adriese 1-0
GOL: st 32′ rig. Urbanetto
TAMAI: Pirana, Pessot, Pramparo, Marmiroli, Colombera, Dukic, Farinon, Borgobello (st 38′ Mortati), Urbanetto, Consorti (st 45′ Lubian), Arcon. All. Lenisa.
ADRIESE: Cabras, Mantovani, Vecchi (st 14′ Addolori), Boscolo, Lo Sicco, Scarparo, Beltrame (st 41′ Cherif), Gerevini (st 35′ Parolin), Aliù, Lauria (st 27′ Pagan), Florian. All. Mattiazzi
ARBITRO: Romaniello di Napoli; assistenti: Nicosia di Saronno e Arizzi di Bergamo
NOTE: ammoniti Scarparo, Farinon, Boscolo, Dukic. Angoli 5-4. Recupero pt 0′, st 4′. Spettatori 300.

TAMAI – Dopo l’immeritata sconfitta di S. Martino di Lupari, il Tamai volta pagina e davanti ai propri tifosi ospita l’Adriese di mister Mattiazzi, alla sua seconda partita dopo l’esordio con l’Union Feltre.
Assenti Zupperdoni per infortunio, Ghosheh e Crivaro per influenza. Mister Lenisa getta subito nella mischia Filippo Farinon, classe 2001 proveniente dal Cittadella.
Prima mezz’ora di gara piuttosto ombrosa con zero conclusioni nello specchio a referto e diversi palloni sprecati da entrambe le compagini.
Tensione iniziale al 2′, quando su un’indecisione difensiva Colombera va a contatto con Florian al limite dell’area. Per l’arbitro si tratta di un normale scontro di gioco e lascia proseguire.
Brividi nell’area opposta al 32′: un calcio di punizione dalla trequarti mette in apprensione la difesa, con una deviazione di un difensore che per poco non trae in inganno Cabras, costretto alla smanacciata in calcio d’angolo.
Ancora Tamai in pressione al 36′. Urbanetto crea scompiglio con un’azione personale e dopo la respinta della difesa recupera palla per crossare nel mezzo. Prima Boscolo in tuffo chiama Cabras al miracolo per evitare l’autorete, poi Consorti sulla respinta ravvicinata centra in pieno il palo.
Chiudono in avanti le Furie che al 44′ sciupano una buona opportunità. Borgobello vince il corpo a corpo in area, ma non riesce ad incrociare la traiettoria, calciando sul fondo da posizione favorevole.
Primo appunto degno di nota nella ripresa al 18′. Boscolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, va all’impatto deciso di testa sulla palla, ma la traiettoria è larga di un soffio alla destra di Pirana.
Tamai in vantaggio al 32′. Splendido cambio gioco di Urbanetto per l’accorrente Pramparo, che aggancia con destrezza in area saltando il proprio marcatore e andando alla conclusione. Buona l’opposizione di Cabras, ma Pramparo sulla respinta, è svelto a togliere il tempo a Scarparo che lo atterra. Dal dischetto Urbanetto è freddo spiazza il portiere per il vantaggio biancorosso.
Nei quattro di recupero l’Adriese si spinge in avanti alla ricerca del pareggio.
Pericolo per un’occasione sui piedi di Parolin, che in area piccola calcia alto sopra la traversa. Al 50′ la punizione di Lo Sicco lascia tutti con il fiato sospeso, ma fortunatamente, la traiettoria deviata, termina fuori di un soffio.
Grande risultato per i ragazzi che danno seguito alle prestazioni dell’ultimo periodo, con una quadratura che si fa sempre più efficace. Tre punti d’oro che, come non accadeva da diverso tempo, fanno abbandonare la zona rossa. La strada è lunga ma la direzione è corretta. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ Prova di autorità per il Tamai che dopo aver ben figurato con la Luparense, diventa meno bello ma più concreto con l’Adriese, raccogliendo la posta in palio. Prestazione compatta dei ragazzi di Lenisa, con una difesa molto accorta, un centrocampo che funge da collante e Urbanetto riferimento offensivo di prestanza e qualità.

– I fondamentali 3 punti contro un avversario di spessore non lasciano strascichi negativi. Andando a scovare dove migliorarsi, nel primo tempo una maggior precisione sotto porta avrebbe dato una tranquillità diversa, ma la strada intrapresa fa ben sperare.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

È raggiante il tecnico Sandro Lenisa nel post partita. Il Tamai vince per 1-0 contro l’Adriese, confermando la scia dei segnali incoraggianti mostrati nell’ultimo periodo. “Stiamo avendo continuità di prestazioni, fondamentali, perché senza quelle non si va da nessuna parte – precisa il mister – il nostro campo deve diventare un punto di forza e infatti questo mese abbiamo vinto 3 partite su 5. Per una squadra che ha fatto sempre fatica a vincere nel girone di andata è tanta roba, chiaro che ogni tanto si deve anche pareggiare, però l’importante è muovere la classifica. Ci proviamo sicuramente, mancano 14 partite e possiamo farcela. Dobbiamo avere la giusta forza mentale che spesso è superiore alle qualità tecniche”.
Concedere poco ad un avversario come l’Adriese non era facile ma il Tamai ci è riuscito rimanendo unito per tutti i 90′: “Sono già due domeniche che concediamo molto poco, la differenza è che con la Luparense gli episodi ci hanno penalizzato. Oggi la paura è stata quella di non riuscire a segnare e di concedere quel pizzico in più che sarebbe servito agli avversari per far risultato, perché sono una squadra che ti possono castigare con i giocatori che hanno davanti. Adesso non dobbiamo guardare la classifica, lo faremo solo le ultime 3 domeniche”.
Non è tempo di fare confronti, ma gli 8 punti di differenza con il girone di andata sono significativi: “Se il Tamai ci vuole credere, qualcuno doveva farli i punti. Oggi ci mancavano 3 giocatori che ci potevano dare delle soluzioni in più come Ghosheh, Crivaro e Zupperdoni. Farinon è appena arrivato ma ha fatto una partita diligente”.

Fabrizio Sacilotto

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4R Luparense – TAMAI 1-0

Luparense – Tamai 1-0
GOL: pt 29′ rig. Pittarello
LUPARENSE: Burigana, Calone (st 39′ Trevisan), Calgaro (st 23′ Bozzato), Trento, Beccaro, Giacomazzi, Sadek (st 28′ Scapin), Bedin, Pittarello, Moras (st 28′ Busetto), Camará. All. Cunico
TAMAI: Pirana, Pessot, Pramparo, Marmiroli, Ghosheh, Colombera, Zupperdoni (st 11′ Tamponi), Borgobello (st 32′ Crivaro), Urbanetto, Consorti, Arcon. All. Lenisa
ARBITRO: Campazzo di Genova; assistenti: Bonaccorso di Catania e Denisov di Bari.
NOTE: ammoniti Pittarello, Calgaro, Sadek, Ghosheh. Angoli 4-7.

S. MARTINO DI LUPARI – Tanti, troppi alti e bassi da riallineare per le Furie, per centrare l’obiettivo salvezza. Si chiude una settimana impegnativa con una sconfitta immeritata che chiude il cerchio, dopo la pessima prestazione con l’Ambrosiana e il buon risveglio nell’infrasettimanale.
Rientra Colombera al posto di Dukic, per il resto l’undici di S.Martino di Lupari é lo stesso che ha battuto il Belluno.
Davanti due ex che fino allo scorso mese vestivano la maglia biancorossa ovvero Trento e Moras, oggi pedine fondamentali per lo scacchiere di Cunico.
Inizio incoraggiante del Tamai che nei primi minuti costruisce qualche buona azione di gioco.
Al 2′ combinazione Urbanetto-Arcon che per un soffio non va in porto: controllo del numero 9 spalle alla porta che lancia Arcon, lievemente in ritardo sul pallone con Burigana che sarebbe stato scavalcato in uscita.
Azione fotocopia che si ripete all’8, questa volta però Arcon riesce ad andare sul fondo aspettando l’inserimento di Borgobello, anticipato all’ultimo dall’intervento di un difensore.
Vicina al vantaggio la squadra di Lenisa al 12′, quando è solo il palo a frapporsi tra Pessot e la rete. Stacco imperioso sul corner battuto da Pramparo, ma il legno salva Burigana.
Entra in partita la Luparense che al 25′ si rende insidiosa. Pittarello riceve un pallone lungo e appoggia per Moras, solita azione personale dal versante sinistro e Pirana di piede è costretto a mettere in corner.
Al 29′ abbaglio del direttore di gara che su un tiro da fuori area vede un tocco di mano di Marmiroli inesistente. Il conseguente calcio di rigore viene battuto da Pittarello che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi.
Prosegue anche nel secondo tempo il buon ritmo tenuto dai ragazzi, anche se alcune decisioni della terna non girano proprio a favore. Al 23′ Calgaro già ammonito, rischia molto per un intervento su Arcon. L’arbitro lo grazia e il tecnico della Luparense con molta intelligenza, lo sostituisce subito.
Altro episodio dubbio al 27′. Arcon scappa in contropiede superando anche il portiere in uscita. La sua conclusione a botta sicura, viene fermata sulla linea da un salvataggio miracoloso del difensore, che nella corsa si trascina il pallone verso la porta. Secondo l’arbitro e gli assistenti la sfera non varca la linea, nonostante le vive proteste.
Se il direttore di gara non aiuta nella gestione, ci si mette anche Burigana ad impedire alle Furie di raggiungere il pari.
Gran colpo di testa di Urbanetto al 31′, ma l’estremo difensore si allunga e devia in calcio d’angolo.
Cade il Tamai a San Martino di Lupari ma lo fa a testa alta. Mancano ancora tante partite e la situazione è recuperabile. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ Nonostante il risultato negativo, questa sconfitta ha un sapore diverso da quella contro l’Ambrosiana di sette giorni fa. Non tanto per il passivo in sè, ma per l’atteggiamento e la prestazione. La Luparense è un avversario ostico ma con questo modo di interpretare la partita, nulla deve essere precluso.

– Purtroppo dietro la lavagna questa volta termina la terna arbitrale per alcune decisioni influenti ai fini del risultato. Manca una seconda ammonizione a Calgaro mentre restano forti i dubbi sia per il rigore decretato, sia per la rete non assegnata al Tamai con un salvataggio probabilmente tardivo.
Nota negativa anche l’infortunio di Zupperdoni, sospetto stiramento.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

Il Tamai esce da San Martino di Lupari con le tasche vuote, ma probabilmente una consapevolezza in più. La prestazione offerta da coraggio, la squadra ha risposto bene alle indicazioni del mister, che nonostante il risultato negativo predica positività: “Oggi credo di aver visto il miglior Tamai della stagione, finalmente una squadra di serie D. È chiaro che il risultato non può lasciarci contenti – prosegue Sandro Lenisa – ma i ragazzi si sono mostrati uniti, compatti e quadrati in tutti i reparti. Faccio loro i complimenti perché hanno impostato loro la partita e costretto la Luparense a doversi adattare al nostro gioco. Con questo modulo (5-3-2 che diventa 3-5-2 in fase di spinta) difendiamo meglio ma sappiamo anche attaccare con ordine. A centrocampo i ragazzi sono nelle posizioni giuste e davanti Urbanetto ha bisogno di una spalla per rendere al meglio. Paradossalmente sono più contento oggi rispetto alla gara con il Belluno”.
Forse è proprio la parola continuità che deve essere la chiave da cercare: “Sicuramente si. Abbiamo avuto nell’arco della stagione degli alti e bassi che non vanno bene, da migliorare. Se giochiamo come oggi tutto può succedere perché se al momento siamo comunque retrocessi, abbiamo sempre 4 punti da recuperare al Belluno per disputare poi i play-out”.
Le note stonate la direzione arbitrale e l’infortunio di Zupperdoni che rischia di rimanere fuori un po’: “Si, diciamo che il loro rigore non è stato generoso, di più. Marmiroli era di spalle e con le braccia attaccate al corpo, era impossibile le tenesse diversamente. Per quanto riguarda Zupperdoni invece dispiace molto anche perché è un 2001 e non ne abbiamo molti a disposizione. Questo ci costringerà probabilmente a rivedere l’assetto tattico e cambiare le cose quando iniziano a rodarsi non è bello”.

Fabrizio Sacilotto

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Triangolare annullato ⚠️⚽️

“Causa virus influenzale che ha colpito numerosi ragazzi, il triangolare esordienti in programma oggi 18 gennaio a San Cassiano, è stato annullato.”

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3R TAMAI – Belluno 2-1

Tamai – Belluno 2-1
GOL: pt 4’ Arcon, 8’ Bellanca; st 6’ Arcon
TAMAI: Pirana, Pessot, Pramparo, Marmiroli, Ghosheh, Dukic, Zupperdoni, Borgobello, Urbanetto, Consorti (st 41’ Pertoldi), Arcon (st 36’ Crivaro). All. Lenisa.
BELLUNO: Busti, Bellanca (st 7’ Olivotto), Mosca (st 27’ Petdji), Masoch (st 27’ Salvadego), Benedetti, Sommacal, Quarzago, Bertagno (st 38’ Lucheo), Corbanese, Chiesa, Bellante (st 20’ Madiotto). All. Zanin
ARBITRO: Allegretta di Molfetta; assistenti: De Chirico di Molfetta; Rignanese di Rimini
NOTE: ammoniti Bellanca, Benedetti, Consorti. Angoli 4-6.

TAMAI – Turno infrasettimanale caldo a Tamai, non tanto per la temperatura atmosferica ma per l’ambiente, che dopo un clamoroso 0-5 a S.Ambrogio, cerca la riscossa.
Obiettivo centrato, perché le Furie lasciano alle spalle una trasferta disastrosa, rilanciandosi tra le mura amiche contro il Belluno.
Lenisa presenta un inedito 3-5-2 (mascherato da 5-3-2) per scacciare gli spiriti, con Arcon e Urbanetto partners d’attacco.
La voglia di rivincita si intravede da subito e al 4’ arriva già il vantaggio.
Sugli sviluppi di un doppio corner arriva un tocco con la mano da parte di un difensore ospite e l’arbitro decide di assegnare il calcio di rigore.
Dal dischetto si presenta Arcon che sceglie la soluzione centrale e con brivido, sigla l’1-0.
I festeggiamenti durano poco perché ancora un altro calcio d’angolo, questa volta premia gli ospiti. Flipper in area con tentativo disperato di Pirana, che evita inizialmente la rete, ma nulla può sul tap-in ravvicinato di Bellanca.
Dopo la sfuriata iniziale e un paio di tentativi su cui Urbanetto per un soffio non arriva alla deviazione vincente, cala il sipario sulla prima frazione di gioco.
Ripresa che emula l’inizio gara è ancora una volta il Tamai mette lo zampino avanti. Al 6’ punizione di Pramparo dal versante sinistro: il pallone viene allontanato corto dalla difesa e Arcon ben appostato, di prima intenzione rispedisce verso lo specchio, mettendo così alle spalle di Busti il gol del vantaggio.
Il Belluno si affida alle risorse dalla panchina per rimettere in parità il risultato e al 41’ ci va molto vicino. Il colpo di testa del neo entrato Salvadego è ben indirizzato ma Urbanetto si trasforma in difensore e in spaccata salva il risultato.
Cinque lunghi minuti di recupero non cambiano il parziale che rimane 2-1 nonostante il Tamai al 47’ vada vicino al 3-1 definitivo. Zupperdoni avvia il contropiede indirizzandosi verso la bandierina. Pramparo a supporto riesce a eludere la marcatura entrando solo in area e appoggiando dietro per l’accorrente Crivaro, che clamorosamente liscia l’intervento.
Finisce qui e la truppa di Lenisa mette nel sacco la quarta vittoria stagionale. Boccata d’ossigeno più che fondamentale che riporta le Furie agganciate al trenino con San Luigi e Villafranca. Pensare partita dopo partita perché la strada è ancora lunghissima. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ La vittoria serviva con il pane, in un momento delicatissimo e dopo un risultato estremamente negativo. Obiettivo centrato e testa alla Luparense, per cercare quella continuità che questa stagione sembra una chimera.

– Certo, il momento è evidentemente difficile e la paura della squadra si avverte. Si poteva aver arrotondato il risultato prima ma la sindrome da braccino corto e tipica di una situazione del genere.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

Ritorna finalmente il sorriso sul volto del tecnico Lenisa, che a quattro giorni da un brutto scivolone, si rialza insieme ai suoi ragazzi: “Non diciamo niente perché l’andamento delle ultime partite conferma che dobbiamo trovare una quadratura, oltre che una convinzione di poter vincere. Al di là del risultato – continua il mister – certe prestazioni come quelle con San Luigi e Ambrosiana sono inammissibili. Aver 13-14 giocatori che non sono tranquilli di testa non è possibile”.
Venendo ad oggi, risultato diverso sicuramente, ma anche l’approccio è cambiato: “Si, oggi abbiamo optato per un modulo diverso giocando a 5 dietro, avendo a disposizione pochi centrocampisti e attaccanti in questo momento e sfruttando al tempo stesso la freschezza di chi non aveva giocato sabato. Abbiamo rischiato poco ma l’avversario era tosto, fresco di cambio di allenatore. Il problema essenziale è che passiamo da prestazioni da dieci ad altre inguardabili.”
Qual è allora la ricetta per ripetere partite come quella di oggi?: “È difficile perché sono abituato a lavorare attraverso il campo e se in allenamento i segnali sono positivi, la domenica ci si aspetta lo stesso risultato. Forse tanti ragazzi non si sono mai trovati in questa situazione e la difficoltà maggiore è questa, trovando la cattiveria maggiore per uscirne”.

Fabrizio Sacilotto

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2R Ambrosiana – TAMAI 5-0

Ambrosiana – Tamai 5-0
GOL: pt 7′ aut. Donadello, 15′ Porcelli; st 10′ Pangrazio, 38′ rig. Righetti, 40′ Menini
AMBROSIANA: Zalewski, N’Ze, Plaka, Metlika, Menini, Biasi, Porcelli (st 39′ Manfroni), Lonardi (st 30′ Santuari), Alba (st 32′ Filippini), Pangrazio (st 22′ Testi), Lauricella (st 25′ Righetti). All. Chiecchi
TAMAI: Pirana, Donadello (st 1′ Pertoldi), Pramparo, Lo Nigro (st 11′ Arcon), Ghosheh, Colombera, Zupperdoni, Borgobello, Urbanetto, Consorti (st 12′ Lubian), Crivaro. All. Lenisa
ARBITRO: Sacchi di Macerata; assistenti: Manzini di Voghera e Mezzalira di Varese
NOTE: ammoniti Consorti, Pangrazio, Colombera. Angoli 9-3.

S. AMBROGIO – Periodo impegnativo per le Furie, che nel nuovo anno si trovano subito difronte a un mini ciclo di partite. Si parte dal sintetico di S. Ambrogio di Valpolicella, contro quell’Ambrosiana che al Comunale aveva fatto impazzire il Tamai, imponendosi per 0-3.
Lenisa deve ovviare alla squalifica di Marmiroli e così dal 1′ è pronto Lo Nigro, vertice basso del centrocampo.
L’approccio alla gara delle furie è da bollino rosso e dopo 15′ i padroni di casa sono già sul doppio vantaggio.
Al 7′ il primo acuto dell’Ambrosiana trova l’aiuto della fortuna. Pangrazio in tuffo di testa cerca la deviazione a rete, ma la traiettoria destinata ad uscire, trova il corpo di Donadello che involontariamente indirizza la palla verso la porta.
Il Tamai è scosso, passano pochi minuti e Porcelli sigla il 2-0. Un lancio lungo dalle retrovie sorprende la difesa biancorossa immobile, che si fa anticipare dal numero 7, astuto nel recuperare palla e superare Pirana in uscita.
C’è solo una squadra in campo purtroppo e la squadra di Lenisa rischia l’imbarcata. Ancora Porcelli ci prende gusto dopo una ripartenza rapida, il suo tiro dal limite però è centrale e Pirana non si fa sorprendere.
La reazione non arriva, i tentativi sono troppo sterili per impensierire Zalewski. Prima Colombera cerca la deviazione volante su angolo battuto lungo, ma senza esito. Poi Consorti, servito da Urbanetto, va al tiro dal limite, ma troppo debolmente e senza riuscire a inquadrare lo specchio.
Il the caldo non ha effetto e l’Ambrosiana riparte nel secondo tempo da dove aveva finito.
Al 10′ il Tamai perde palla in uscita, Menini la recupera e pesca in area Pangrazio, che solo in area di piede non può fallire il 3-0. L’undici di Lenisa mette la testa fuori dalla sabbia per un attimo al 15′, ma Urbanetto servito da un buon recupero di Arcon, non inquadra lo specchio mandando alta la palla.
I padroni di casa continuano la pressione, andando spesso all’iniziativa da calcio d’angolo e nel finale dilagano.
Al 38′ l’arbitro decreta un calcio di rigore per fallo di Colombera su Testi. È Righetti ad incaricarsi della battuta, realizzando così il gol del 4-0.
Due minuti più tardi chiude i conti Menini, che di testa anticipa tutti sul primo palo, sfruttando un preciso calcio d’angolo e una collaborazione colpevole della difesa.
Al 45′ Pirana salva dal punteggio tennistico con un doppio miracolo ancora su Righetti, che prova per due volte il tap-in sulla riga di porta.
Umiliazione severa per il Tamai che soccombe all’avversario e va ko con un passivo pesantissimo. Bisogna rialzare la testa, perché si può perdere, ma l’atteggiamento va cambiato. Dai ragazzi! Suu rossi su!!

PIÙ E MENO

+ Non gira niente in una giornata negativa a tutti gli effetti. Sonora sconfitta che deve far riflettere.

– Il risultato racconta di una gara a senso unico, con un 5-0 umiliante. Contrariamente alla gara con la Clodiense, tutto va per il verso sbagliato. Difesa ballerina, centrocampo inghiottito dall’aggressività dell’Ambrosiana e attacco troppo sterile.

Fabrizio Sacilotto

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