Dal cambio di modulo i ragazzi di Mister Bisioli avevano infilato una striscia di 7 punti in tre partite molto convincente in termini di risultati e sicurezza nella conduzione della partita. Sinceramente oggi tutti si auspicavano il quarto risultato positivo contro una squadra che veniva da molti risultati negativi e con una difesa non imperforabile. Purtroppo il campo ha dimostrato che in questa categoria non puoi sottovalutare nessuno e devi metterci sempre il 120% dell’impegno per portare a casa il risultato, se poi anche l’arbitro ci mette il suo…
Tamai – Ambrosiana 0-1
GOL: st 33′ rig. Pereira
TAMAI: Zonta, Russian (De Anna), De Biasi, Faloppa, Cudicio, Pignat, Alcantara (st 31′ Bezzo), Poletto, Maccan, Giglio, Sellan (st 20′ Colombera). All. Bisioli
AMBROSIANA: Cecchini, Dall’Agnola, Zojzi, Filippini, Giacomi, Andreis, Ceretta, Lonardi, Pereira, Ferrara, Testi (st 41′ Zoppi) All. Girlanda
ARBITRO: Bianchini di Perugia; assistenti: Torri di Como e Simonini di Gallarate
NOTE: ammoniti Poletto, Maccan, Ceretta, Testi. Espulso Faloppa al 90′. Angoli 3-4. Recupero pt 2′, st 4′. Spettatori 350.
TAMAI – Sfruttare la scia positiva e allontanare definitivamente le sabbie mobili. È questo l’obiettivo dei ragazzi, che dopo due vittorie consecutive hanno bisogno di mantenere i binari giusti per staccarsi dalla pericolosa zona playout. Squadra che vince non si cambia e così mister Bisioli, decide di riproporre l’undici che la settimana scorsa ha espugnato Rovigo.
Spazio quindi all’ormai rodato 3-5-2 con Russian, Faloppa e Cudicio centrali, Alcantara e De Biasi sulle fasce chiamati al doppio ruolo, ad aiuto della difesa e a supporto delle due punte Maccan e Sellan.
La partita scoppiettante e ricca di gol del girone d’andata (3-3 il finale) sembra un ricordo lontano. Primo tempo piuttosto bloccato, con entrambe le squadre che lavorano nella zona nevralgica senza trovare i giusti rifornimenti per lo spunto finale.
Per vedere il primo tiro in porta bisogna attendere il 26′. De Biasi nel tentativo di disimpegno, serve inavvertitamente Pereira. Il brasiliano cerca la porta da posizione defilata ma Zonta fa buona guardia.
Proteste vibranti al 40′ per l’atterramento di Alcantara in area. La maglia sembra allungarsi vistosamente ma l’arbitro non è della stessa idea e decide di lasciar correre il gioco. Sul proseguimento dell’azione il pallone arriva a Giglio che di prima lascia partire un destro al veleno. Esteticamente da applausi l’intervento di Cecchini che si allunga a deviare in corner la conclusione.
La ripresa si apre con il vantaggio dei ragazzi, gioia però che dura solo pochi secondi. Punizione di Giglio dalla trequarti, la difesa ospite è schierata alta e Maccan è già oltre al momento della deviazione vincente (foto di copertina). Tutto fermo e gol annullato per fuorigioco.
Il ritmo non decolla e le squadre si attendono nel tentativo di approfittare una dell’errore dell’altra. Cerca spazio in area Maccan al 24′. Girata di destro ma Cecchini è attento e in tuffo allontana.
Episodio clou al 33′. Poletto sembra anticipare Testi in area di rigore. Il pallone schizza lontano ma il contrasto tra i due è giudicato irregolare dal direttore di gara. Dal dischetto va Pereira che spiazza Zonta. Tamai anche sfortunato perché un minuto dopo Maccan svetta in area ma il suo colpo di testa finisce sulla traversa, rimbalzando due volte prima di essere calciato via dalla difesa.
Ultimo sussulto al 41′. Punizione calciata di potenza da Denis, Cecchini ancora una volta è bravo a distendersi e chiudere lo specchio. Azione comunque interrotta per un presunto fuorigioco attivo al momento della battuta.
Peccato per il brusco arresto dopo due giornate che ci avevano sorriso. Partita influenzata dal fischietto di Perugia che nella prima frazione ha condotto una gestione errata dei cartellini, negando ad Alcantara un rigore apparso evidente. Nella ripresa proteste per la massima punizione concessa questa volta agli ospiti, anche se in questo caso dare un giudizio sembra più difficile. Dulcis in fundo, appare ingiustificata l’espulsione di Faloppa al 90′. L’ammonizione sicuramente ci stava, ma la trattenuta ai danni dell’avversario di certo non implicava maggiore severità. Probabile che l’arbitro abbia visto qualcos’altro nel contatto fra i due.
Testa al derby di domenica prossima con la Liventina, per rialzare la testa e riprendere a vincere. Suu rossi su!
PIÙ E MENO
+ La sconfitta lascia sicuramente l’amaro in bocca per degli episodi che avrebbero potuto cambiare le sorti. Nonostante il mancato bottino, prestazione ampiamente sopra la sufficienza per Maccan, sfortunato nel colpo di testa sulla traversa ma mai domo. Tanto sacrificio anche da parte dei laterali, per svolgere la doppia fase e dar manforte alla difesa.
– Il Tamai interrompe una mini serie positiva con una battuta d’arresto casalinga, senza andare a segno. Non accadeva dal primo di ottobre. La direzione arbitrale sicuramente finisce dietro la lavagna, per la gestione dei cartellini e per un rigore solare ai danni di Alcantara, non concesso. La prestazione dei ragazzi tuttavia non è apparsa eccelsa con un centrocampo lento e poche palle veramente giocabili.
Fabrizio Sacilotto
Interviste post partita
Scuro in volto, mister Bisioli non ha proprio la faccia di chi ha voglia di rilasciare una lunga intervista: <<Sono molto arrabbiato. Abbiamo detto mille volte anche scherzando, che questo campo è stregato, ma finché succede quello che abbiamo visto oggi e non è la prima volta, è normale che le partite prendano una certa piega>>. La furia del tecnico è rivolta soprattutto alla direzione arbitrale:<< Abbiamo perso una partita incredibile, gli avversari non hanno fatto un tiro in porta e si sono ritrovati un rigore, mentre a noi non ne sono stati concessi almeno 2. Anche la gestione dei cartellini è stata sbagliata e indirizzata in modo univoco>>. Venendo alla prestazione, Bisioli non ha nulla da rimproverare ai suoi: << I ragazzi hanno fatto quello che dovevano fare, siamo stati anche sfortunati come nell’occasione della traversa e il loro portiere ha effettuato almeno 2-3 interventi importanti>>. L’entrata di De Anna ha portato maggiore vivacità, è d’accordo? << Si era quello che speravo – prosegue il tecnico – a volte arretrava troppo alla ricerca della palla e doveva rimanere più vicino a Maccan, però con la sua rapidità poteva far male>>.
Fabrizio Sacilotto
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