6A TAMAI – Campodarsego 1-2

Tamai – Campodarsego 1-2
GOL: pt 23′ Gabbianelli, 37′ Coppola; st 12′ rig. Smrtnik
TAMAI: Da Re, Mortati, Pramparo, Pessot, Pradebon (st 38′ Lubian), Dukic, Zupperdoni (st 8′ Smrtnik), Trento, Masia, Moras, Borgobello (st 1′ Consorti). All. Bianchini
CAMPODARSEGO: Aspergh, Pilotto (st 18′ Bedin), Acquistapace (st 18′ Boscolo Bisto), Cavallini, Montin, Leonarduzzi, Coppola (st 23′ Nalesso), Callegaro, Calì (st 8′ Arcon), Gabbianelli (st 13′ Calcagnotto), D’Appollonia. All. Andreucci
ARBITRO: Mirabella di Napoli; assistenti: Macchi di Gallarate e Ercolani di Milano
NOTE: ammoniti Cavallini, Masia, Pramparo, Aspergh, Dukic. Espulso Pramparo al 52′ per doppia ammonizione. Espulso Leonarduzzi al 56′ per fallo da ultimo uomo. Recupero pt 2′, st 4′. Angoli 3-1. Spettatori 350.

TAMAI – Il luna park di gol del 25 agosto in coppa Italia è ormai quasi un ricordo sbiadito. La sfida si ripete, questa volta al Comunale, in una gara da vincere. Due pareggi in 5 partite per la squadra di Bianchini, che fino a qui sicuramente, ha raccolto molto meno rispetto a quanto espresso nel rettangolo verde.
Un solo avvicendamento rispetto ad Adria. Fuori Nezha e dentro Zupperdoni. Novità tattica con l’accentramento di Moras come riferimento d’attacco mentre Zupperdoni e Masia agiscono al suo fianco.
Tamai aggressivo nei primi minuti. Pramparo in pressing sulla linea dei difensori, sradica la palla all’avversario e va alla conclusione con il mancino. Tiro sbilenco, fuori di un paio di metri.
Pericolo in area Campodarsego al 15′. Moras da piazzato pesca sul secondo palo Dukic. Ottima sponda del centrale di difesa, ma Borgobello viene anticipato al momento della deviazione decisiva.
Come spesso capita purtroppo, alla prima occasione gli avversari fanno male e al 23′ arriva il vantaggio ospite. Gabbianelli dal limite dell’area ha troppo spazio per pensare alla conclusione e con un sinistro secco all’angolo basso, infila alle spalle di Da Re.
La gara non vive grandi sussulti fino al 37′, momento in cui gli ospiti, al secondo tentativo, colpiscono ancora. Coppola (che ha preso il posto di Amadio nel riscaldamento) dal versante destro effettua un tiro-cross che viene deviato beffardamente, ingannando difesa e portiere, praticamente impietriti.
Si va al riposo sullo 0-2 con un Tamai maggiormente in gestione del possesso palla, ma allo stesso poco pungente in zona offensiva.
Ripartono in pressione le Furie, in avvio di ripresa. Ottima imbucata per Moras al 3′, che con l’esterno prova a battere Aspergh in uscita, bravo ad opporsi con il corpo.
Episodio spartiacque al 7′. Zupperdoni in area dribbla il proprio marcatore e viene fermato sul piede d’appoggio al momento del tiro. Per l’arbitro non è fallo, l’azione continua e Pramparo, in ritardo colpisce un avversario in scivolata. Doppio giallo ed espulsione per Nicholas. Inferiorità numerica che dura però molto poco perché all’11’ anche il Campodarsego resta in 10 uomini. Accelerata di Mortati che entra in area dalla destra e viene steso da Leonarduzzi. Secondo l’arbitro è calcio di rigore con conseguente espulsione del difensore. Sul dischetto si presenta Smrtnik che spiazza il portiere per l’1-2.
Mischia furibonda in area padovana al 32′. Moras con un tocco sotto serve in mezzo un pallone velenoso. L’uscita di Aspergh non è perfetta e ne esce un batti e ribatti con il pallone che vaga in area piccola, tornando tra le braccia del portiere.
Sale l’intensità del Tamai che continua ad attaccare ala ricerca del pari. Prima Aspergh ferma in uscita bassa il diagonale di Smrtnik, poi vola in tuffo a respingere la punizione pregevole di Moras.
Episodio molto dubbio al 45′. Smrtnik in area piccola, supera il portiere con un pallonetto. Il direttore di gara però decide di annullare la rete, vedendo forse un fallo dell’attaccante.
Si conclude sull’1-2 la gara, al termine di 4′ di recupero. Vittoria purtroppo ancora rinviata per i ragazzi di Bianchini, attesi ora dall’impegno di Legnago.
Testa alta e avanti con coraggio. Suu rossi su!!!

PIÙ E MENO

+ Dopo una prima frazione troppo attendista, le Furie crescono nella ripresa, soprattutto in 10 contro 10. Il possesso palla e la ricerca del fraseggio restano due buone costanti, serve maggior concretezza. Nella ripresa Moras riprende la sua naturale posizione di esterno d’attacco e anche la manovra offensiva ne risente positivamente.

– È innegabile che alla voce “dietro alla lavagna” finisca la mancanza di risultato. Non è un periodo semplice anche se gli avversari incontrati, come il Campodarsego oggi, sono indubbiamente squadre attrezzate e di ottima caratura. È necessario lavorare e non perdere la rotta. Fa male subire due reti nelle uniche due occasioni lasciate agli avversari. Aspetti che andranno curati.

Fabrizio Sacilotto

Intervista post partita

È comprensibilmente deluso e amareggiato il tecnico Bianchini al termine dei 90′. La frustrazione deriva dal fatto di non riuscire a trovare la chiave di volta per i suoi ragazzi, che giocano bene, meglio rispetto agli avversari, ma non riescono a raccogliere quanto dovuto. La classifica di certo non sorride anche se non è ancora tempo di fare calcoli.
Più che l’atteggiamento, il mister vede altro da dover cambiare nella testa dei propri ragazzi: “Noi stiamo giocando le partite meglio degli altri ma le perdiamo – commenta razionalmente l’allenatore – non è l’atteggiamento, ma la cura delle piccole cose e la fame che mancano in alcuni giocatori; per questo veniamo penalizzati. Abbiamo subìto due tiri in porta e abbiamo creato diverse occasioni, ma andiamo a casa con zero punti. C’è qualcosa che probabilmente mi sfugge ma non rimane altro che continuare a insistere e lavorare, limando i dettagli. Non ci credo che non possa girare. Non possiamo permetterci di partire 2-0 per loro senza che facciano niente. Gli altri quando sbagliamo, ci castigano”.
Dal punto di vista tattico si è visto nel primo tempo Moras punta centrale, per poi riprendersi nella ripresa il suo ruolo di esterno d’attacco: “Si, è stata una scelta per non dare punti di riferimento agli avversari lì davanti, visto che loro sono una squadra fisica. Penso che effettivamente la loro linea difensiva sia andata in difficoltà così ed è stata una scelta dettata solo da quel motivo”.

Fabrizio Sacilotto

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