01A Legnago Tamai 3-2 Esordio amaro nel campionato.
Legnago – Tamai 3-2 esordio amaro per le Furie Rosse di Mister Bisioli.
GOL: pt 4′ Bezzo, 36′ Torri; st 14′ Zanetti, 38′ Maccan, 39′ Matei
LEGNAGO: Cairoli, Dabo, Talin, Kouame, Parrino, Guarco, Zanetti (st 42′ Crestani), Torri, Barone (st 29′ Matei), Marchetti, Gulinatti. All. Spinale.
TAMAI: Zonta, Cramaro, Russian, Faloppa, Cudicio, Pignat (st 32′ Kryeziu), Alcantara, Poletto, Maccan, Giglio (st 40′ Moro), Bezzo (st 13′ Franciosi). All. Bisioli
ARBITRO: Bozzetto di Bergamo. Assistenti Tortolo e Dellasanta.
NOTE: ammoniti Alcantara, Giglio, Kouame, Cairoli, Franciosi, Gulinatti, Dabo. Recupero pt 0′, st 5′. Angoli 5-6. Al 3′ Maccan si fa parare il calcio di rigore.
Mister Bisioli conferma 8 undicesimi rispetto alla sconfitta interna con il Belluno. Zonta riprende il suo posto tra i pali, Cudicio si piazza al centro della difesa sostituendo l’acciaccato Giacomini e sulla trequarti, Giglio vince il ballottaggio con Franciosi.
Partenza a razzo dei ragazzi che dopo soli 4′ mettono il piede avanti. Poletto cambia versante, servendo sulla destra Alcantara. Ottimo lo stop di petto e la preparazione al tiro, ma Kouame lo ostacola, atterrandolo in area con una spinta da dietro. Dal dischetto Maccan si fa intuire la conclusione (reattivo Cairola che neutralizza con l’aiuto del palo) ma sulla respinta Bezzo è il più lesto di tutti a ribadire in rete.
Il vantaggio ci galvanizza e all’8′ si sfiora il raddoppio. Maccan protegge palla in mezzo al campo e lancia sulla fascia Bezzo. Finta sull’avversario e cross basso che Giglio gira di prima intenzione senza però trovare la forza necessaria.
Dopo un paio di spunti offensivi dei padroni di casa (dalla destra i maggiori pericoli con Marchetti e Torri), al 28′ è Pignat a far sussultare i tifosi. La sua spizzata all’altezza del primo palo attraversa tutto lo specchio di porta, prima di spegnersi sul fondo.
Il Legnago alza il ritmo negli ultimi 10′, portandosi con maggior frequenza in area biancorossa. Al 36′ il pareggio. Dalla sinistra Marchetti crossa in mezzo, Zonta di pugno respinge corto e il pallone diventa buono per Torri che, a porta sguarnita, può insaccare agevolmente.
Finale thrilling. Al 43′ Cramaro svirgola sul tiro cross di Torri colpendo il proprio palo. Al 45′ Barone segna in tuffo di testa ma l’arbitro annulla per posizione di fuorigioco.
La ripresa purtroppo prende il via in maniera opposta, rispetto a inizio gara. Al 14′ gli avversari raddoppiano. Zanetti lanciato nell’uno contro uno supera Cramaro e ha il guizzo vincente per battere Zonta con un preciso diagonale di interno piatto.
Il contro vantaggio ospite scuote la squadra, che si riporta in avanti alla ricerca del pari. La rete vibra al 38′ ed è Maccan a scuoterla con un colpo di testa perentorio in anticipo sul primo palo, su angolo battuto da Poletto.
La gioia però dura poco, il tempo di schierarsi e il Legnago va sul 3-2. Zonta smanaccia un cross dalla sinistra, Matei, neo entrato, è libero a centro area per colpire di testa. La sfera tocca la base del palo varcando la linea. Sembra il classico dei gol-non gol ma il guardalinee convalida senza dubbi.
Il forcing finale è troppo sterile e il risultato non cambia.
Il pareggio, una volta agguantato era divenuto prezioso, ma gli episodi non hanno premiato.
La scalata è lunga, non sarà un gradino a farci inciampare.
Suu rossi su!
Dagli spogliatoi mister Bisioli analizza con la solita obiettività e trasparenza il risultato, cogliendo quanto di positivo e prendendo consapevolezza di ciò che va migliorato: << la partita è iniziata come l’avevamo preparata. Siamo andati subito in vantaggio e pressavamo alti i nostri avversari. Abbiamo avuto anche l’occasione del raddoppio ma nei 10′ finali abbiamo abbassato la guardia e siamo stati puniti>>. Una sconfitta che ricorda per certi versi la gara di coppa con il Belluno. La trama è l’idea di gioco si fanno vedere, gli errori dei singoli pesano. <<Anche in questo caso – continua il tecnico – abbiamo permesso agli avversari di segnare grazie a dei nostri errori. Dobbiamo indubbiamente lavorare sulla fase difensiva, perché la sconfitta ci sta, ma non deve essere conseguenza diretta delle nostre mancanze>>. Il campionato è alle battute iniziali ma – chiosa Vinicio – <<i punti lasciati per strada a maggio si pagano>>. Ripartiamo da qui: consolidando l’idea di gioco e correggendo via via gli errori, il cammino sicuramente sarà meno impervio.
Fabrizio Sacilotto