Partita Tamai – Union Quinto
Articoli tratti da IL GAZZETTINO del 28 gennaio ’10
Tamai – Union Quinto 1- 0
GOL: pt 16’ Zambon.
TAMAI: Esposito 6.5, Giacomini 6, Zuliani 6.5, Salgher 6 (st 36’ Albanese s.v.), Visalli 6, Zanette 6, Paolini 6.5, Giglio 6 (st 6’ Dal Cin 6), Zanetti 6 (st 13’ Quell’Erba 6), Zambon 7, Spetic 6. All. Birtig.
UNION QUINTO: Visentin 6, Franceschetto 6, Bortolozzo 6, Smanio 6 (st 30’ Sartoretto s.v.), Lanzara 6.5, Flagiello 5.5 (st 1’ Nicoletti 5.5), Rossi 5.5, Bandiera 7, Vianello 6, Zanardo 6, Brunello 5.5 (st 1’ Conte 6.5). All. Tomei.
ARBITRO: Molinaroli di Verona 6.
NOTE: spettatori 150. Ammoniti Visalli, Giacomini, Franceschetto, Bortolozzo e Smanio. Espulso Tomei (81’) per presunte proteste. Angoli 8-3.
Tamai, quando il discepolo batte il maestro
Ci pensa il Tamai, a regalare un sorriso al calcio friulano. Con il sudore e la grinta, le Furie Rosse (in bianco per cavalleria) guidate dal discepolo Gian Luca Birtig superano il lanciatissimo Union Quinto di Ermanno Tomei, l’illustre maestro. I trevigiani si arenano dopo una dirompente cavalcata di 7 risultati utili consecutivi e s’inchinano di fronte alla magia risolutrice di uno Zambon in giornata di grazia. I padroni di casa vedono ora riavvicinarsi l’Este, asfaltato a Jesolo, e tracciano un solco profondo tra se ed il primo posto fuori dai playoff, occupato ora proprio dagli uomini di Tomei. A Tamai la gara corre sul filo dell’equilibrio. A partire bene sono le Furie, con un quarto d’ora fatto di pressing e intensità. L’Union ha il fiatone e dopo aver “rischiato” di segnare con Bandiera (il migliore degli ospiti), capitola di fronte alla magia di Zambon. Il numero 10 approfitta in modo spettacolare del solito assist aereo di Spetic e, da posizione defilata, inventa un lob che s’insacca all’incrocio opposto. Il minuto è il 16’, la partita sembra aver trovato il padrone. Nella ripresa Tomei cambia però volto e vocazione ai suoi: fuori Flagiello e Brunello, dentro Conte e Nicoletti. Alla Mourinho, insomma. Tomei (poi allontanato dal campo), che un po’ speciale è sempre stato, indovina la mossa. In una lunga successione di palle-gol tentano la fortuna Bandiera (destro debole da ottima posizione), Vianello (facile tap-in fallito e zuccata ben agguantata da Esposito) e Conte (rasoiata a fil di palo). Allo scadere capitan Paolini salva sulla linea e anche l’ultimo tentativo di Lanzara è sventato. Il Tamai può esultare: ha vinto un’autentica battaglia.
Il cuore a volte non basta. Con il sudore e la grinta, qualità meno nobili ma altrettanto efficaci, le furie rosse (in bianco, per cavalleria) dell’allievo Gianluca Birtig superano il lanciatissimo Union Quinto del maestro Ermanno Tomei. I trevigiani rallentano la dirompente cavalcata, fatta di sette risultati utili consecutivi, e si inchinano a una magia risolutrice di Zambon in giornata di grazia. Il Tamai rimette nel mirino l’Este, asfaltato a Jesolo, e tracciano un solco profondo con i più temibili pretendenti ai playoff: proprio l’Union Quinto. A Tamai la gara corre sul filo dell’equilibrio, spezzato da un episodio. Una magia di Zambon. A partire bene sono le “furie”, autrici di un primo quarto d’ora di pressing. L’Union Quinto ha il fiatone e dopo aver rischiato di segnare con Bandiera (il migliore), capitola su una perla di Zambon. Il fantasista del Tamai approfitta in modo spettacolare di un assist aereo di Spetic e, da posizione defilata, inventa un lob che si insacca all’incrocio opposto. Il minuto è il 16’ e la partita sembra aver trovato un padrone.
Nella ripresa Tomei cambia però volto ai suoi: fuori Flagiello e Brunello, dentro Conte e Nicoletti. Alla Mourinho, insomma. Tomei, che speciale lo è sempre stato, indovina la mossa. La ripresa è un monologo degli ospiti che inanellano palle-gol con Bandiera (destro debole), Vianello (facile tap-in fallito e zuccata debole) e Conte (rasoiata a fil di palo). Paolo Zanardo ci prova con un guizzo di classe, ma Esposito non si fa sorprendere. Quinto mette alle corde il Tamai per 30 minuti. Le furie sembrano dover crollare da un momento all’altro, ma la porta di Esposito è stregata. La conferma al ’92: gli uomini di Tomei (già espulso per una protesta che poi si scoprirà essere uno scherzo tra lui e gli ex pupilli) usufruiscono del loro terzo ed ultimo corner. La sfera giunge a Capitan Lanzara che si inventa un’incredibile sforbiciata: palla diretta all’angolo ma strepitosamente salvata da Paolini, appostato sulla linea. Vince il capitano del Tamai, vincono le furie di Birtig. L’Union quinto lascia la vicina Provincia di Pordenone con l’amaro in bocca ed un posto ceduto al Venezia in chiave playoff, ma pieno di ottime indicazioni sul futuro del gruppo. La reazione al gol di Zambon è stata veemente e la prova di forza fornita nella ripresa può spaventare qualsiasi di Serie D. Se solo Vianello fosse stato in giornata, la musica sarebbe stata diversa.